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IL DILUVIO UNIVERSALE

Considerazioni tra mito e scienza...


Non è certamente una novità affermare che il racconto di una immane catastrofe, compiuta dalla distruttiva opera dell'acqua, accomuna molte culture.
Facile e troppo sbrigativo liquidare tale presenza nei miti di quasi tutte le popolazioni della Terra ipotizzando una influenza ed un plagio reciproco. Certamente questo può, in molti casi, essersi verificato, ma non si può non accettare come ragionevole l'ipotesi che, pur nella possibile diversità degli eventi reali, l'esperienza del crollo della società civile per opera di un Diluvio non sia stata una tappa obbligata nel cammino di molte civiltà.
E questo al di là della valenza simbolica che l'acqua ha sempre avuto in tutte le culture: nel racconto del Diluvio l'acqua si trasforma da elemento vitale in causa di morte.

Ricostruire quanto realmente accaduto è certamente impossibile, anzitutto perché, come si diceva poc'anzi, non è sicuramente vero che ogni cultura si riferisca allo stesso evento storico e dunque non è materialmente proponibile né una localizzazione dell'evento né una sua collocazione temporale certa.
In secondo luogo bisogna sottolineare che le vicende che narrano l'epopea del Diluvio si devono collocare in epoche nelle quali il veicolo del ricordo era solamente il racconto orale, non ancora supportato dalla scrittura (intesa anche solamente come narrazione grafica o simbolica di un evento) e questo inevitabilmente porta ad un naturale degrado della memoria e ad un adeguamento dei fatti ricordati all'evoluzione delle categorie di pensiero del narrante.
La terza motivazione, che io ritengo fondamentale anche se da alcuni potrebbe essere considerata non corretta, è che i racconti scritti che sono giunti a noi - certamente provenienti dalle narrazioni orali - non necessariamente avevano per i loro autori una finalità storica (nel senso attuale e corretto del termine) e dunque vanno letti e interpretati individuando e tenendo presenti le reali finalità che si prefissavano: cosa molto difficile e da molti accuratamente evitata dal momento che risulta molto più comodo e sbrigativo scegliere una chiave di lettura del racconto rigorosamente letterale.

Niente da dire allora sul Diluvio? Tutt'altro! Alla luce di recenti scoperte scientifiche e di già ben note conoscenze archeologiche possiamo dire molto di questo cataclisma che ha segnato in modo profondo le culture del passato e segna tuttora anche la nostra.
Non riusciremo a conoscere con certezza quanto è accaduto e neppure quando, ma cercheremo ugualmente di gettare nuova luce sul mistero, ipotizzando anche, sempre attenti a non sconfinare nella fantascienza, possibili scenari. Ipotesi ragionevoli, dunque, non allettanti fantasie né inoppugnabili certezze; semplici spunti in attesa e, perché no, in preparazione di un auspicato chiarimento futuro

Non è comunque mia intenzione in questa sede tentare collegamenti tra i molteplici miti del diluvio presenti in tutte le culture, ma circoscrivere la mia attenzione ai racconti nati in seno alle culture mesopotamiche e in quella ebraica che, per evidenti motivi storico-religiosi, è molto vicina alla nostra.
Per molti secoli l'equazione Diluvio = Noè è stata automatica, l'unica possibile dato che il racconto biblico era il solo conosciuto; ma l'approfondirsi delle conoscenze storiche ha gettato nuova luce sul Diluvio, facendo salire alla ribalta nuovi Noè, nuove arche e nuove catastrofiche inondazioni.

 

   Il Diluvio Biblico

  I Diluvi Mesopotamici
  Il Diluvio per la Scienza 
  Il mio Diluvio
  Salvami dalle grandi acque

 


 

Anche la conoscenza svanirà...


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